Bentornati cari amici,
L'estate è finalmente arrivata, il Kitty's Lounge Bar con i suoi morbidosissimi cuscini è definitivamente operativo sul terrazzo di casa e di notte è una meraviglia dormire ai piedi della cuccia dei miei amici umani con l'arietta fresca che entra dalla finestra aperta.
Ebbene sì oggi ho deciso di godermi più del solito le gioie della "felinitudine" e di lasciare la parola o meglio la tastiera alla mia mamma a 2 zampe, che vi darà una buona idea per trascorrere una serata piacevole in uno dei quartieri più "in" di Milano.
Have a purrrr...fect time. E mettetevi comodi...
Grazie Merlino...
Bene, eccomi a raccontarvi in mostruoso ritardo una piacevolissima serata trascorsa in uno dei quartieri più caratteristici di Milano, il quartiere Brera.
E' il quartiere degli artisti.
Qui l'atmosfera è bohémienne e siamo lontani dalla frenesia, dalla fretta, dalla puntualità maniacale della Milano che lavora e che corre.
Qui ci si lascia un po' andare, ci si attarda per un aperitivo o sia va alla scoperta del lusso discreto di una bottega, oppure ancora si gioca col destino facendosi leggere la mano dalla cartomante.
Il pretesto per questa serata da turista nella città in cui ho studiato per 9 anni e lavorato per 10 è stato un evento organizzato dalla giornalista e scrittrice Federica Brunini, mia compagna di scuola alle elementari nonché figlia della mia mitica maestra!
"AperiLibro con La Matematica delle Bionde".
Il romanzo è una commedia leggera ma ricca di spunti di riflessione e perle di saggezza femminile; un ritratto leggero ma arguto di una generazione di donne in bilico tra essere sè stesse e approssimarsi ad un'icona; una lezione di stile ma soprattutto di amor proprio per prendere ogni giorno la vita con un tocco di "bionditudine" e un bicchiere di champagne.
Al ristorante Carminio quindi innanzitutto una piacevolissima serata di chiacchiere che si è conclusa con una frizzante bollicina, avremmo potuto fermarci a cena ma abbiamo preferito fare una passeggiata approfittando finalmente di una delle prime vere sere d'estate.
Gironzolando qua e là per il quartiere ci si rende subito conto che a Brera di sicuro non muori di fame, ma se cadi nel posto sbagliato rischi di trovarti nel classico specchietto per allodole-turisti.
Un rapido sopralluogo e l'occhio allenato da "Chat Gourmand" si sofferma su un ampio dehors, le tovaglie a quadretti e soprattutto la scritta "Birre Artigianali".
Ci troviamo alla Taverna del Borgo Antico, in via Madonnina 27.
L'ambiente è accogliente, all'interno caratteristico con travi e mattoni a vista, e all'esterno il più ampio dehors di tutta Brera.
Il menù prevede una ricca scelta di piatti tipici della cucina meneghina come il "Risòtt Giald" oppure l'"Oss büs", ma anche sfizi, paste fresche, brace e pizze.
Di tutto rispetto la carta vini e... la lista delle birre artigianali in bottiglia, italiane ed estere.
Volendo fare sì girare l'economia ma tenendo ben presente il mio spirito Routard, mi oriento sulla classica pizza e birra alla spina, ordinando una dignitosa Poretti 4 Luppoli e una Romana.
Perchè una Romana? Solitamente il mio benchmark per la pizza è la Napoletana, che la pizzeria quadratica media farcisce con pomodoro, mozzarella, acciughe, capperi. Ma dato che qui la fanno senza mozzarella (amici napoletani illuminatemi, cosa dice la tradizione?), ho dovuto trovare un'alternativa.
Il servizio è rapido e cortese.
La pizza già dal primo assaggio balza ai primi posti della classifica personale di Le Chat Gourmand, sui livelli della Montegrigna by Tric Trac (Legnano) o della Piccola Amalfi (Castellanza).
Impasto fragrante con un bel cornicione ben alveolato, farcitura abbondante e di ottima qualità, cottura nel forno a legna perfetta.
In conclusione, questo posto ci è piaciuto molto. Unica nota dolente ahimè il conto; non tanto per il prezzo di pizza e birra media, che potrebbe anche essere adeguato tenendo conto della qualità e della location, ma per i costi "accessori".
Se 2,50€ per un ottimo caffè espresso possono essere perdonati, i 3€ di coperto sono a mio parere fuori luogo, oltre che fuori moda.
Bene amici, ringrazio "Chef Merlino" per avermi lasciato uno spazio nel suo blog e... alla prossima!
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mercoledì 19 giugno 2013
venerdì 16 novembre 2012
Le Chat Gourmand e la Slow Cooker: "la Cassoeula light"
La vita continua cari amici, ed è ora di riprendere a deliziarvi con le mie ricette.
La novità del momento è che la mia mamma a 2 zampe ha deciso di mettersi a dieta...
Dieta? Cos'è? Già perchè per noi felini che veniamo dalla strada questa parola non rientra nel vocabolario.
In cucina è tutto un fiorire di frutta, verdura e libri di ricette light e gustose.
In questo delirio di riduzione delle calorie, la mamma si è messa in testa di riadattare al nuovo regime una delle ricette tradizionali della cucina lombarda, ovvero la Casoeûla, piatto a base di carne di maiale notoriamente ricco di grassi.
E' un piatto rituale dedicato a S. Antonio, festeggiato il 17 gennaio quando "el mazzô" abbatteva il maiale e ne lavorava le carni.
La versione che la mamma vi propone qui è rivisitata in chiave più leggera, ovvero eliminando le cotenne, il piedino e le orecchie del maiale.
Per l'occasione ho pensato di aiutarla e oggi vi parlerò di un altro elettrodomestico miracoloso: la Slow Cooker.
La Slow Cooker è letteralmente una pentola elettrica per cottura lenta, che riproduce il vecchio metodo di cottura delle cucine economiche di una volta, quando la nonna metteva su il ragù o lo stufato al mattino, e se ne andava nei campi fino a sera.
Per una descrizione dettagliata dei pregi di questa meraviglia, vi consiglio di leggere questi appunti nel forum CookAround.
La mia cucina è dotata di 2 Slow Cooker:
- una grande Kenwood da 6.5 lt (4.5 lt reali) con 2 posizioni di cottura (HIGH - LOW) e una posizione KEEP WARM
- la piccolina Morphy Richards da 3.5 lt (2.5 lt reali) con 3 posizioni di cottura (HIGH - MEDIUM - LOW), dove in questo caso le istruzioni dicono di considerare come posizione standard per cottura lenta la temperatura MEDIUM, e di utilizzare la posizione LOW per tenere in caldo a fine cottura.
Entrambe funzionano bene e consumano poco (la grande 300W, che significa 0,30€ in 6/8 ore di cottura)
Cassoeula "leggera" nella Slow Cooker
Tipo di portata:Piatto unico
Tempo di preparazione: 40'
Tempo di cottura: 8 ore su LOW
INGREDIENTI (per 2-3 porzioni):
Le dosi indicate sono adeguate per una Slow Cooker da 6.5lt. (la verza cruda occupa molto volume)
- 600g verza (...meglio se raccolta dopo aver preso la prima brinata, dice la tradizione)
- 500g salamelle tipo verzini (salamitt di verz, salsiccia legata in piccoli tronchetti)
- 500g puntine di maiale (costaiooeul)
- 150g guanciale a cubetti
- 2 carote medie
- 1 scalogno
- 1 cipolla piccola
- 2 gambi di sedano
- 1/4 di tubetto di concentrato di pomodoro
- vino bianco
- brodo di carne
- 1 bicchierino di grappa
- olio EVO
- sale
- pepe nero
PREPARAZIONE:
Preparare la carne di maiale in questo modo:
1) Lavare le costine sotto acqua corrente, asciugare con carta da cucina
2) Adagiarle in una padella inaderente con poco olio EVO, fare dorare a fuoco dolce da entrambi i lati
3) Aggiungere i verzini precedentemente bucati con una forchetta e farli dorare4) Salare, pepare, irrorare la carne con vino bianco e grappa e lasciare sfumare.
Preparare la verza e le verdure:
1) Lavare bene le foglie di verza, eliminandone la costa centrale.
2) Tagliare la verza a listarelle.
Nel recipiente della Slow Cooker mettere sul fondo le verdure tritate, il guanciale a cubetti e il concentrato di pomodoro.
Aggiungere la carne con il suo fondo di cottura.
Completare con le verze.
Bagnare il tutto con 1 bicchiere di vino bianco e 1 bicchiere di brodo di carne (...ma va bene anche di pollo o di cappone, purché sia fatto in casa)
Bagnare il tutto con 1 bicchiere di vino bianco e 1 bicchiere di brodo di carne (...ma va bene anche di pollo o di cappone, purché sia fatto in casa)
La cassoeula deve essere umida, ma non troppo bagnata, ossia "la gh'ha de vess tachenta e minga sbrodolada e sbrodolenta" come si dice a Milano.
Quindi, a circa 1 ora da fine cottura, se il sugo risultasse troppo brodoso, è possibile addensarlo aggiungendo 2 o 3 cucchiai di maizena.
Che vino abbiniamo? Un rosso novello, o meglio ancora un vino tipico lombardo come il Banino Rosso giovane San Colombano D.O.C della Azienda Agricola Panigada.
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