venerdì 24 gennaio 2014

Le Chat Gourmand e le ricette svuotafrigo: Gratin di Porri e Patate

Ciao a tutti amici.

No, non è cioccolato quello che vedete sulla zampa...
NO! ...non è nemmeno qualcos'altro, cosa state pensando?!?

Il punto è che la mamma...
...ah a proposito, sta molto meglio adesso, anche se non può ancora mangiare (...e bere...) tutto quello che vuole.

Dicevo, il punto è che la mamma ogni tanto si fissa con questa storia delle palle di pelo, e ci sottopone, noi felini, al rito del "Remover".
Per chi non lo sapesse, il Remover è una pastecca schifosa che dovrebbe aiutarci a liberarci dei boli di pelo... e per farcelo mangiare la mamma ce lo spalma a tradimento sulla zampa, confidando nel nostro naturale istinto di pulizia.
Perchè noi Aristogatti si sa siamo schizzinosi.
Ville ormai è rassegnata da anni e subisce in silenzio, Brisée non ha ancora perso il DNA della randagia e trangugia qualsiasi cosa convinta che sia cibo.
Ma io no!
Io remo contro!
Le Chat Gourmand non può scendere a questi compromessi e per questo piuttosto che leccare il Remover cammino a tre zampe e vado in giro voncio per mezza giornata.
Possibilmente lasciando tracce di Remover dovunque.
Tiè!

Ma veniamo alla ricetta di oggi, che ho inserito nella categoria "svuotafrigo" perchè ci permette di utilizzare dei piccoli avanzi di vari formaggi.
Io ve lo dico, qui a casa è già diventata una specia di droga...

Gratin di Porri e Patate

Tipo di portata: Contorno
Tempo di preparazione: 15'
Tempo di cottura: 40'

INGREDIENTI (per 4 porzioni):

Nota: Le dosi che seguono sono adeguate per una pirofila tonda di Ø = 28cm.

- 400 g patate
- 400 g cuori di porro (solo la parte bianca)
- 100 g fontina (o casera, branzi, bitto, stelvio, emmenthal...)
- parmigiano reggiano
- pangrattato
- 250 ml latte
- olio EVO
- sale, pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare e mondare i cuori di porro, tagliarli a rondelle.
Sbucciare le patate e tagliarle a fettine più o meno della stessa dimensione delle rondelle di porro.
Tagliare la fontina a piccoli cubetti.
Mettere le verdure in una zuppiera e condirle con 3 cucchiai d'olio EVO, salare e pepare.
Sistemare le verdure in una pirofila, distribuire in superficie i cubetti di fontina, spolverizzare con parmigiano grattugiato a volontà e pangrattato, poi versare il latte.
Coprire la pirofila con carta stagnola e cuocere in forno caldo a 200° per 40', togliendo la stagnola negli ultimi 10' di cottura per ottenere una perfetta doratura.

Et voilà...

Bene amici, vedo di escogitare un sistema per togliermi questo impiastro dalla zampa, e vi dò appuntamento alla prossima ricetta...



sabato 18 gennaio 2014

Le Chat Gourmand presenta: Morg@na-Tour e l'enogastronomia Fiorentina

Ebbene sì cari amici.

Le Chat Gourmand è fermo ai Box.
Pit Stop.

Qui la maledizione di Montezuma aleggia, e avrà ahimè lunghe ripercussioni.
Potete ben immaginare che tra un riso all'inglese, una platessa al vapore e una tristerrima patata bollita in cucina c'è poco da stare allegri.

Le Chat Gourmand e sous-chef Brisée sono in riposo forzato, è giunto di nuovo il momento di lasciare la parola alla mamma, convalescente, per farci raccontare qualcosa sull'enogastronomia Fiorentina.

Mettetevi comodi... purrrrr...

"Grazie Merlino... 
che dire... spero di tornare in forma il più presto possibile, nell'attesa mi consolo ricordando le chicche enogastronomiche degustate a Firenze.
Merlino mi perdonerai si vi abbiamo lasciati a casa in autogestione, ma per così pochi giorni (dal 5 all'8 Dicembre) voi felini vi stressate troppo, tra viaggio e cambio di ambiente.

Firenze, dicevamo... città d'arte, di cultura, gli Uffizi, il Bargello, Santa Maria del Fiore, il Brunelleschi, Michelangelo...
...si ma... quando si mangia?

Viaggiare è una delle mie passioni, mi piace organizzare e pensare gli itinerari nei minimi particolari, aborro i viaggi organizzati ed eliminerei le comitive dalla faccia della Terra.
...mica per niente in famiglia mi chiamano capogita Morg@na-Tour...
Il filo conduttore dei viaggi Morg@na-Tour è la filosofia Routard, ovvero ricerca della qualità e delle tipicità locali ma con un occhio attento al budget.

E cosa c'è di più tipico, caratteristico ed economico dei Mercati? Autentici punti di introduzione alla gastronomia locale. 
A Firenze ce ne sono due permanenti: il Mercato Centrale di San Lorenzo, il più grande, e il Mercato Sant'Ambrogio

Morg@na-Tour ha testato quest'ultimo, a nord-est di Santa Croce, in una struttura coperta ottocentesca.
In particolare la scelta è ricaduta sulla Trattoria da Rocco, un concentrato di vita e di specialità tipiche, cucinate con semplicità, economiche e soprattutto accompagnate dal calore dei titolari.
Ci si trovano i grandi classici: la Pappa al pomodoro, la Rosticciana, la Trippa e... il Lampredotto.
Il tutto annaffiato da un buon Chianti nel caratteristico fiasco.
La Rosticciana
Io ho scelto Pappa al pomodoro e Rosticciana (costine di maiale arrosto), mentre il marito si è cimentato in un impegnativo Lampredotto con salsa verde. 
Il Lampredotto è lo street-food fiorentino per eccellenza, servito dai baracchini dei trippai in un panino inzuppato per metà nel sugo di cottura. E' uno dei 4 stomaci del bovino, la parte più magra e compatta, cotta in un brodo con odori e pomodoro.

All'uscita dal mercato, d'obbligo la sosta per un caffè al Caffè Cibrèo.


La Pappa al pomodoro
A due passi dal Bargello, in via Ghibellina, troviamo l'Osteria del Gatto e la Volpe, ci siamo entrati per caso a pranzo, attratti dalla varietà del menù esposto.
Il locale è frequentato a pranzo anche da molti fiorentini, segno che la cucina è ottima. E le aspettative non sono state disattese. 
Servizio veloce e cordiale, molto gradita la sorpresa di veder arrivare al tavolo al posto del pane una fragrante focaccia calda e sottile appena sfornata.
Ottimo il crostino toscano, la classica pappa al pomodoro e consiglio gli straccetti di pollo "del Gatto e la Volpe".

Non all'altezza delle aspettative invece, per lo meno per quanto riguarda la qualità della cucina rapportata al prezzo, l'Enoteca Caffè Coquinarius, locale in stile shabby chic in una tranquilla vietta a due passi dal Duomo.
Molto interessante la carta vini, con le etichette prodotte dagli stessi titolari oltre ad altri piccoli produttori.
Per quanto riguarda la cucina... contrariamente alle numerose recensioni entusiaste che leggo un po' dovunque, non so, sarò capitata in una serata poco fortunata, comunque ho trovato il crostino toscano molto asciutto, e anche i ravioli erano indietro di cottura e soprattutto mi hanno dato l'impressione di prodotto industriale, non preparato fresco in casa. Sui dolci non posso pronunciarmi, non avendone assaggiati.
Che dire... provatelo, e fatemi sapere.

Firenze offre non solo musei e chiese ma anche possibilità di fare meravigliose e lunghe passeggiate.
Un'idea per chi ha buoni garretti può essere quella di partire da Piazza della Signoria, attraversare l'Arno da Ponte Vecchio, attraversare il quartiere San Niccolò, salire a Piazzale Michelangelo, visitare la chiesa di san Miniato al Monte, proseguire poi lungo la ciclopedonale di via Galileo Galilei fino a raggiungere sulla destra la via di San Leonardo, che in discesa attraversando Arcetri ci porta al Forte Belvedere. Da qui, imboccando al bivio a sinistra la ripida discesa di Costa San Giorgio, arriviamo dritti in Piazza dei Rossi, una graziosa silenziosissima piazzetta a 2 passi dal caos di Ponte Vecchio.

E qui troviamo un ottimo indirizzo per una meritata pausa enogastronomica, ovvero l'enoteca Le Volpi e l'Uva.
La Schiacciata farcita con
Soppressa di Cinta Senese
Qui ci si va soprattutto per il vino, ottimo, e gli ottimi abbinamenti con gli assaggi e gli stuzzichini proposti dai titolari, enologi esperti; ma anche per l'atmosfera che si respira attorno al bancone o nel dehors ai tavoli fatti con casse di vino e champagne.
In prima battuta, per onorare degnamente la pausa pranzo, mi sono lasciata tentare da una spettacolare schiacciata farcita con soppressa di cinta senese, abbinata ad un classico Chianti.
Per il secondo assaggio ho scelto dei crostini misti alle verdure, ai quali l'oste ha consigliato di abbinare un Soloterra del 2012; è un IGT Costa Toscana biologico prodotto da Mulini di Segalari a Castagneto Carducci a partire da uve Merlot e Syrah raccolte a mano, e maturato in giare di terracotta. 

Siamo giunti quasi alla fine del nostro tour enogastronomico della città di Firenze, e concludo segnalandovi I Due Fratellini, in una traversa di via dei Calzaiuoli, antica bancarella che propone vino (Chianti, Brunello, Nobile...) e panini da consumare in piedi, appoggiando il bicchiere su piccole mensole di legno posizionate ai lati della vetrina e caratterizzate da numeri romani incisi per contrassegnare il posto per il bicchiere. Una vera istituzione tra i tipici vinai fiorentini.
Prezzi politici: 2,50€ per un bicchiere di Nobile, 2,50€ per un semelle (panino toscano salato) farcito ad esempio con caprino e finocchiona, oppure salame di cinghiale e burro, oppure ancora porchetta toscana, e la lista del menù è lunghissima.
Da non perdere per uno spuntino veloce e caratteristico tra un museo e l'altro.

Last but not least... un consiglio su dove alloggiare senza spendere un capitale.
Il quartier generale di Morg@na-Tour nelle diverse visite a Firenze è ed è sempre stato l'Hotel Maxim, in via dei Calzaiuoli. Ottimo rapporto qualità prezzo, a 10' a piedi dalla Stazione di Santa Maria Novella, 1' dal Duomo e 2' da Piazza della Signoria.
Ah dimenticavo, ovviamente l'auto per visitare Firenze NON serve, con un hotel in posizione così strategica siete vicini a tutto.

Bene, spero di avervi incuriositi e ingolositi almeno un po'...
Il prossimo appuntamento con Morg@na-Tour sarà dedicato all'enogastronomia Austriaca e all'atmosfera del Natale Salisburgo e del Capodanno a Vienna."

martedì 14 gennaio 2014

Le Chat Gormand e la Soup Maker: "Cod & Broccoli Soup"

Ciao amici,
come va?
Qui siamo praticamente in un sanatorio...
La mia sorellona Ville in cura per una fase acuta di osteoartrite (...ecco perchè da qualche tempo non saltava più sul divano e camminava piano piano...)
E come se non bastasse la mamma K.O. per un virus intestinale.

Ma the show must go on! Il blog va avanti, eccomi di nuovo a voi e come promesso il post di oggi è dedicato all'ultima diavoleria da cucina che ha comprato la mamma, ovvero la Soup Maker!

E' tutta colpa dell'anno nuovo, dei buoni propositi, (Mangiare più verdura, cucinare più sano...) e naturalmente dell'amica della mamma, La Signora Laura, che su queste cose è sempre un passo avanti.

Ogni scusa è buona per portare a casa una nuova "caccavella" miracolosa.

Ma questa è proprio forte. Di cosa si tratta?

La Soup Maker è sostanzialmente un piccolo elettrodomestico che cucina e mescola gli ingredienti in modo da ottenere una zuppa dalla consistenza desiderata, "chunky" (per le minestre "a pezzettoni") oppure "smooth" (per le vellutate).
In commercio se ne trovano di due tipi: la soup maker "blender-style" e la soup maker "jug-style".

La soup maker blender-style (ad esempio questa della Cuisinart) è il tipo più sofisticato e flessibile, assomiglia in tutto e per tutto ad un frullatore ma offre la possibilità di tenere sotto controllo tutte le fasi del processo di cottura, di lavorare a diverse temperature, di preparare il soffritto direttamente nel recipiente di cottura, di utilizzare carne o pesce crudo dato che possono essere rosolati...
Insomma è il modello più completo e versatile ma come potete ben immaginare anche più costoso.

La soup maker jug-style (come questa della Morphy Richards, che ha scelto la mamma) è il modello più semplice ed economico, consiste praticamente in una brocca di alluminio in cui si inseriscono tutti gli ingredienti; il coperchio contiene il motore, le lame e un sensore di livello.


Ha 2 programmi preimpostati per la cottura della zuppa (chunky/smooth), 1 funzione "juice" per preparare milkshakes e frullati e 1 funzione "blend" per aggiustare a piacere a fine cottura la consistenza della zuppa.
Questo modello NON è adatto per l'utilizzo di carne/pesce crudi, che vanno quindi cotti separatamente prima di aggiungerli agli altri ingredienti della zuppa.

Entrambi i modelli sono molto semplici da pulire.

La ricetta che la mamma ha scelto per testare la nuova diavoleria (qualche giorno fa... prima che Montezuma colpisse...) è una Vellutata di merluzzo e broccoli.
Ed ecco la ricetta, tratta dal libro "The Skinny Soup Maker Recipe Book"... perchè lo spettro della dieta aleggia sempre...

"Smooth Cod & Broccoli Soup" - nella Soup Maker

Tipo di portata: piatto unico
Tempo di preparazione: 20'
Tempo di cottura: 20'-25' (a seconda del modello di soup maker e della consistenza scelta) + 15' per la cottura a vapore del pesce
Calorie: 290 kCal a porzione

INGREDIENTI (per 4 porzioni):

- 1 cucchiaino di olio EVO
- 200 g filetto di merluzzo (vanno benissimo anche i cuori di filetto surgelati)
- 125 g patate, pelate e tagliate a cubetti
- 250 ml latte parzialmente scremato
- 500 ml brodo (vegetale o di pesce)
- 125 g cimette di broccoli
- 75 g mais dolce
- cipollotto o scalogno affettato a velo
- sale e pepe q. b.

PREPARAZIONE:

ATTENZIONE: Il procedimento indicato si riferisce ad una soup maker jug-style

Mettere nel cestello della vaporiera (eh già... vi parlerò anche di questa...) i cuori di filetto di merluzzo senza scongelarli, accenderla e far cuocere il pesce per 15'.
Nel frattempo preparare le verdure.


Mettere tutti gli ingredienti (ad eccezione dei cipollotti) nel recipiente della Soup Maker, chiudere il coperchio, scegliere la consistenza preferita (nel nostro caso "smooth") e accendere la SM.
Il programma scelto alterna fasi di riscaldamento, riposo, e "blending", mentre il display mostra il tempo rimanente alla fine del processo.

Nel frattempo... beh si apparecchia la tavola, si sceglie il vino... no ecco, il vino con la dieta non va molto d'accordo, vero mamma?

A fine cottura aggiustare di sale e pepe, servire ben calda e guarnire con le fettine di cipollotto.

...e buona dieta a tutti!




domenica 12 gennaio 2014

le Chat Gourmand e la Macchina del Pane: "Pizza in Teglia"

Cari amici,
come state? Spero abbiate passato una rilassante domenica.
Io ci ho provato... ma come vedete la mia santa pazienza anche oggi è stata messa a dura prova dalla mia piccola assistente.

E quindi anche oggi mi sono dedicato al mio passatempo preferito: la cucina!

Ho finalmente testato una nuova "caccavella" che mi ha portato a casa la mamma, e di cui vi parlerò nel prossimo post.
Ma oggi torniamo a parlare di Pizza (ne avevamo già parlato qui, a proposito del Fornetto Ferrari) e di Macchina del Pane.

Come dite? Non vi ho ancora parlato della macchina del pane? Purrr... Avete ragione...
Ma sapete com'è noi Aristogatti sempre pieni di impegni... purr...
Beh nel caso della pizza utilizzo la Macchina del Pane (MDP) come una semplicissima impastatrice che funge anche da camera di lievitazione.
...per le altre meraviglie della MDP dovrete pazientare un po'...
Oggi vi svelerò il segreto per realizzare con pochissima fatica una meravigliosa pizza in teglia alta 1,5 - 2 cm, fragrante come e forse anche meglio di quella del fornaio. 

Siete pronti? Zampe in pasta!

Pizza in teglia (MDP + Forno Tradizionale a gas)


Tempo di preparazione impasto: 10' + Tempo fase di impasto MDP (nel mio caso 30') + 1 ora per la prima lievitazione all'interno della macchina del pane + 30' per la seconda lievitazione dell'impasto steso nella teglia.

Tempo di cottura: 24' suddivisa in 3 fasi da 8' ciascuna.

INGREDIENTI (per una teglia rettangolare 30x40 cm.):

MEOWWW! ATTENZIONE! gli ingredienti sono elencati nell'ordine in cui devono essere inseriti nel recipiente della MDP per un corretto impasto.

- 270g. acqua tiepida
- 6g. zucchero (1tsp, utilizzare il misurino in dotazione con la MDP)
- 1 cubetto (25g) di lievito di birra fresco (...a dire il vero io i cubetti di lievito li tengo nel congelatore per non rimanere mai senza, e si sciolgono benissimo) oppure 1 bustina di lievito disidratato.

*** per l'impasto base***
- 250g farina tipo "0"
- 250g semola rimacinata di grano duro
- 30g olio EVO (3 tbsp, utilizzare il misurino in dotazione con la MDP)
- 12g (2 tsp) sale fino

*** varianti collaudate***
Sostituire i 250g di farina "0" con, a scelta:
- 250g farina tipo "2" (semiintegrale) oppure
- 250g farina integrale oppure
- 150g farina tipo "2"/integrale + 100g farina di farro oppure
- 150g farina tipo "2"/integrale + 100g farina di Tritordeum (Selezione Casillo) oppure
- 150g farina integrale + 100g farina Manitoba Multicereali con segale, orzo, riso e avena (Molino Grassi)

PREPARAZIONE:

Porre nella vaschetta della MDP l'acqua, lo zucchero e il lievito.
Sciogliere bene il tutto poi aggiungere la farina, l'olio EVO e il sale fino.
Avviare il programma "Solo Impasto" e far lievitare 1 ora a partire dalla fine dell'ultimo impasto.
Il programma ha durata variabile a seconda del tipo di MDP; per esempio con la mia nuova Moulinex Home Bread & Baguettines il programma 12 (Pasta Lievitata) dura in totale 1h e 19', ma io lascio l'impasto a lievitare fino a quando "a occhio" l'impasto è almeno raddoppiato.

Nel frattempo preparare gli ingredienti per la farcitura:
- 1 barattolo da 400g di polpa di pomodoro (ottima la Mutti)
- 1 mozzarella da 200g (fiordilatte o bufala), tagliarla a fettine e scolarne bene il liquido utilizzando un colino. Per questo utilizzo è quindi più adatta una mozzarella non freschissima.
Qui di seguito vedete illustrate le fasi della stesura e della cottura:



1) Conclusa la prima fase di lievitazione, si può spegnere la macchina e stendere la pasta nella teglia precedentemente unta con un po' di olio EVO.
2) Una volta stesa la pasta, forarla abbondantemente con una forchetta e lasciarla lievitare per 30' coperta da un canovaccio a temperatura ambiente.

E' il momento di accendere il forno e portarlo a 220°C.

Veniamo ora alla fase di cottura.
Pasta "spessa" e mozzarella hanno tempi di cottura diversi, cuocendo tutto insieme si rischia quindi di avere o la pasta cruda o la mozzarella secca coma una suola di scarpe.
Il trucco è quindi dividere la cottura in 2 fasi: prima si cuoce la pasta con il pomodoro, in seguito si guarnisce con la mozzarella e gli altri ingredienti e si completa la cottura.

3) Distribuire la polpa di pomodoro sulla pasta e infornare posizionando la teglia sul ripiano a metà altezza del forno (o su quello più alto, ogni forno è diverso dall'altro, fate un paio di esperimenti...).
Dopo 7'-8' di cottura girare la teglia davanti-dietro per uniformare la cottura, cuocere ancora per 7'-8'.

4) Estrarre la teglia quando la pasta è quasi completamente cotta e guarnire con la mozzarella e gli altri ingredienti a vostro gusto (origano, acciughe, capperi, olive, carciofini... )
Spargere sulla pizza una spirale di ottimo olio EVO, infornare e completare la cottura per altri 7'-8'. 

...ed ecco il risultato finale, abbinato per l'occasione ad un Beaujolais Nouveau


Ricapitolando, con tutte queste lievitazioni e cotture, a che ora devo iniziare ad impastare se voglio avere la pizza pronta per cena? 
Vediamo dunque la... 

"Homemade Pizza Timing Chart"

- 5' Preparazione degli ingredienti per l'impasto
- 30' Impasto
- 60' Prima lievitazione (si può accelerare coprendo con un canovaccio gli sfiati della MDP)
- 10' Stesura sulla teglia
- 30' Seconda lievitazione, riscaldamento del forno, preparazione degli igredienti per la farcitura
- 15'-16' Prima cottura
- 5' Guarnitura (ad ingredienti già pronti...)
- 7'-8' Completamento cottura

da cui si deduce che per non far attendere i commensali devo iniziare circa 3 ore prima!

Buona Pizza a tutti!





lunedì 6 gennaio 2014

Le Chat Gourmand e la convalescenza: "Green Vegetable Soup e Coniglio in Bianco"



Le Chat Gourmand a Salisburgo - Hotel Astoria

Buonasera amici,
come state?
Siamo ormai giunti all'ultimo giorno di vacanze, oggi è la festa dell'Epifania... che tutte le feste si porta via.

Nel presepe compaiono tutti gli anni tre nuovi personaggi che gli umani chiamano Re Magi...
E pare che di notte ci sia una simpatica vecchina che gira a cavallo di una scopa e distribuisce dolci ai bambini...
...
...certo che sono strani questi umani.

Per chiudere in famiglia queste feste, la mamma ha deciso di invitare a pranzo la nonna Angela convalescente dall'influenza e  la zia Jole ultraottuagenaria.
La mission: cucinare un paio di portate gustose ma nello stesso tempo semplici e leggere, con pochi grassi, sane e ricche di vitamine.

La scelta è ricaduta su una zuppa di verdure preparata nella slow cooker, e sul coniglio in bianco.
Siete pronti per le ricette...? Si parte!


"Green Vegetable Soup" - nella Slow Cooker 

Tipo di Portata: Primo Piatto
Tempo di preparazione: 30'
Tempo di cottura: 8-9 ore su LOW (MEDIUM se si possiede una SC Morphy Richards)

INGREDIENTI (per 6 porzioni):

Nota: le dosi che seguno sono adeguate per una Slow Cooker da 3,5lt.

- 1 litro di brodo vegetale
- 50g verza tagliata a striscioline sottili
- 1 gambo di sedano tagliato a piccoli pezzettini
- 1 cipolla a fette sottili
- 75g cimette di broccoli
- 65g fagiolini tagliati a piccoli pezzi
- 75g zucchina a cubetti
- 75g patata a cubetti
- 50g pasta tipo ditalini
- sale
- pepe nero
- 50ml di pesto alla genovese

PREPARAZIONE:

Combinare tutti gli ingredienti, ad eccezione di ditalini, sale, pepe e pesto, nella SC.
Coprire e cuocere su LOW (MEDIUM per le SC Morphy Richards) per 8-9 ore, aggiungendo i ditalini negli ultimi 30' di cottura.
Aggiungere il pesto e aggiustare di sale e pepe.

Servire ben calda, è un vero toccasana corroborante e ricco di vitamine e antiossidanti.


Io e la mia nuova sous-chef abbiamo verificato che la cottura procedesse a regola d'arte, e la zuppa è stata molto apprezzata da tutti, come del resto anche la seconda ricetta del menù che vi propongo, ovvero il

Coniglio in Bianco

Tipo di Portata: secondo piatto
Tempo di preparazione: 40'
Tempo di cottura: 50'

INGREDIENTI (per 6 porzioni):

- 1 coniglio intero, oppure già porzionato, del peso di 1,2kg
- aceto di vino
- olio EVO
- 1/2 cipolla
- 1 gambo di sedano
- 1 carota
- 2 spicchi d'aglio
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale

PREPARAZIONE:

Marinare il coniglio a pezzi in acqua e aceto per 30'.
Nel frattempo preparare le verdure per il soffritto tritando cipolla, carota e sedano.
Trascorso il tempo di marinatura, lavare il coniglio e asciugarlo bene con carta da cucina.
Mettere in una padella inaderente (ideale il fondo in ceramica) 2 cucchiai di olio EVO con i 2 spicchi di aglio e il trito di cipolla, carote e sedano. Far soffriggere.
Unire i pezzi di coniglio e fare rosolare a fuoco vivo fino a che la carne assumerà un colore ambrato.
Salare e irrorare con 1 bicchiere di vino bianco.
Far evaporare, aggiungere 1 bicchiere d'acqua, coprire e proseguire la cottura a fuoco medio-basso lentamente per 40'-45'.

Tutto qui, semplice e leggerissimo.
Buonappetito!

domenica 5 gennaio 2014

Le Chat Gourmand al ritorno dall'Austria: "Torta di Grano Saraceno"

Eccoci qua di nuovo cari amici, il viaggio in Austria è andato una meraviglia, e come potete vedere dalla foto anche la piccola Brisée al suo primo viaggio lungo si è subito ambientata e divertita.
Tranquilli prometto che dedicherò un post al viaggio in Austria e a tutte le sue bellezze e bontà, mentre lascerò la parola alla mamma per raccontare le meraviglie di Firenze.

Al ritorno c'è sempre un po' di nostalgia, voglia di coccole e di dolcezza, e la mamma oggi voleva riportare in casa un po' di atmosfera Asburgica preparando una Linzer Torte, ma in casa non aveva nè nocciole nè mandorle, per cui alla fine ha deciso di preparare LA torta.

Eh sì, LA torta, è quella che ognuno di voi ha in mente, quella che preferisce, che prepara più spesso, quella che fa subito "casa".

Bene, a casa di Le Chat Gourmand LA torta è una ricetta tipica del Trentino-Alto Adige, ovvero la Torta di Grano Saraceno, molto semplice da preparare ma molto appetitosa.

E questa è la ricetta...

Torta di Grano Saraceno

Tipo di portata: Dolce
Tempo di preparazione: 30'
Tempo di cottura: 45'

INGREDIENTI (per 12 porzioni):

- 300g farina di grano saraceno
- 300g zucchero
- 7 uova
- 300g burro pomata
- marmellata di mirtilli rossi (o ribes) per farcire
- 1 bustina di lievito per dolci
- rhum (opzionale)
- zucchero a velo

PREPARAZIONE:

Dividete i tuorli dagli albumi.
In una bastardella (o con la planetaria) lavorate a crema il burro con metà della dose di zucchero, utilizzando le fruste elettriche.
Unite il lievito alla farina e mescolate bene.
Aggiungete i tuorli uno alla volta al composto di burro e zucchero, lavorate per almeno 10' o fino ad ottenere una crema morbida e spumosa.
Aggiungete al composto burro-zucchero-uova la farina, e amalgamate bene il tutto delicatamente con una spatola.
Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e il rimanente zucchero da aggiungere poco alla volta.
Unite all'impasto i bianchi a neve, poco per volta e con movimento delicato dal basso verso l'alto.
Imburrate e cospargete di pangrattato uno stampo a cerniera di diametro 28cm e versatevi l'impasto.
Cuocete nel forno già caldo a 180° per 45'-50'.
A fine cottura sformare la torta e lasciarla raffreddare, dopodichè tagliarla orizzontalmente a metà, eventualmente irroratela con un po' di rhum e farcitela con la marmellata di mirtilli rossi.
Spolverizzate con abbondante zucchero a velo e... servite con una buona tazza di the!