Arresti domiciliari - Settimana 3 - Giorno 4
Cari amici a 2 e 4 zampe,
la clausura forzata dei miei umani prosegue, la mamma esce a malapena 1 volta a settimana per fare la spesa e poi subito a casa.
Tra l'altro dopo un primo sprazzo di sole e primavera, da un paio di giorni siamo ripiombati di nuovo nell'inverno, oggi di nuovo un timido sole, ma ieri cielo grigio e vento gelido.
Quindi, vi avevo promesso due ricette dedicate a chi in questi giorni nonostante tutto lavora fuori casa, e deve prepararsi una #schiscettaperfetta buona e sana.
Oggi vi propongo la rivisitazione di un classico: la "Pasta fave e pecorino"; rivisitazione ovviamente approvata dalla nostra nutrizionista di fiducia.
Protagonista è la pasta di farina di legumi; ce n'è per tutti i gusti, di farina di piselli, di ceci, di lenticchie...
Noi abbiamo scelto gli Strozzapreti di farina di lenticchie rosse bio - Viaggiator Goloso, e abbiamo sostituito il guanciale della ricetta tradizionale con i pinoli tostati.
Il risultato è ottimo, provare per credere!
"Pasta di lenticchie rosse con fave pecorino e pinoli"
Tipo di portata: Primo piatto/Piatto Unico "light lunch"
Tempo di preparazione: 30'
Tempo di cottura: 20'
INGREDIENTI (per 2 porzioni):
- 160g pasta secca di farina di legumi
- 500g fave fresche da sgranare (corrispondono a circa 150g di fave fresche sgranate)
- 40g pecorino stagionato
- 30g pinoli
- olio evo
PREPARAZIONE:
Sgranare le fave e sbollentarle circa 3' eliminando poi la pellicina esterna.
Cuocere la pasta in acqua bollente salata per 4'-5', nel frattempo tostare i pinoli (si può fare anche nel microonde, utilizzando il piatto crisp e la funzione microonde per circa 3').
Condire la pasta con un paio di cucchiaini di olio evo, aggiungere le fave, i pinoli tostati e il pecorino a scaglie.
Si può consumare subito ma è ottima anche il giorno successivo come pasta fredda, conservandola in un contenitore ermetico.
Buon Appetito!
Visualizzazione post con etichetta pasta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pasta. Mostra tutti i post
giovedì 26 marzo 2020
sabato 21 marzo 2020
Coronavirus lockdown: Torta Salata "Bontà di Semi"
Arresti domiciliari - Settimana 2 - Giorno 6
come state?
Siamo quasi alla fine della seconda settimana di reclusione.
Come potete vedere, io sto rispettando alla lettera le disposizioni ministeriali, e me ne sto buono buono a casa...
...e voi? State facendo la vostra parte per sconfiggere lo schifoso virus?
Io tanto per non sbagliare cerco di tirarvi un po' su il morale, almeno nel fine settimana, e vi propongo un'idea sfiziosa per il vostro aperitivo, o per il brunch della domenica.
Per la ricetta di oggi, ho pensato di utilizzare la pasta sfoglia "Bontà di Semi" Buitoni, ovvero una sfoglia arricchita con semi di chia, girasole e lino, di cui la nostra nutrizionista di fiducia ci rivelerà qualche curiosità sulla sua pagina Facebook.
"Torta Salata Bontà di Semi con cavolo nero, porri e scamorza affumicata"
Tipo di portata: Piatto Unico
Tempo di preparazione: 15'
Tempo di cottura: 15' per le verdure + 30' in forno
INGREDIENTI:
- 1 confezione di pasta sfoglia rotonda Buitoni "Bontà di semi"
- 1 porro
- 200g foglie di cavolo nero
- 100g spinaci novelli
- 200g scamorza affumicata
- 1 uovo
- 30ml latte
- olio EVO
- sale, pepe
PREPARAZIONE:
Tagliare il porro a rondelle sottili, mondare il cavolo nero eliminando la nervatura centrale e tagliando le foglie grossolanamente.
Far appassire il porro in poco olio EVO e pochissima acqua, aggiungere il cavolo nero e gli spinaci e far saltare pochi minuti.
Nel frattempo scaldare il forno a 180° e tagliare la scamorza a dadini.
Stendere il rotolo di pasta sfoglia nella sua carta forno in uno stampo da crostata da 24cm. Ricoprire con le verdure, la scamorza a dadini e 1 uovo sbattuto allungato con poco latte.
Infornare per 30' a 180°
Buon appetito!
Etichette:
aperitivo,
cavolo nero,
pasta,
Piattiunici,
porro,
salata,
scamorza,
sfoglia,
spinaci,
torta
martedì 20 ottobre 2015
Le Chat Gourmand a Identità Expo - Le Pàche al pre di Carlo Cracco
Ecco lo sapevo.
Chef Cracco. Ancora lui.
...ma cosa ci troverà di così speciale la mamma...
Cosa diavolo ha che io non ho... Maaaooo!
"Merlino cosa stai brontolando...?"
Mao.
Niente... Mao. Pffftt!
"Merlino... ma non sarai mica geloso! Lo sai che per me esiste uno ed un solo Chef... Le Chat Gourmand... ma non potevo perdere l'occasione di vedere Chef Cracco all'opera dal vivo in uno show cooking!
Dai vieni qui vicino sul divano... che ti racconto come è andata."
Va bene mamma... ma solo se poi mi lasci mettere le zampe nella biscottiera...
Chef Cracco, Identità di Pasta e le Pàche al pre
"Ebbene sì, di nuovo Chef Cracco, il più fotogenico, il più televisivo, il fascino di Masterchef e il diavolo di Hell's Kitchen, ospite la scorsa settimana di Identità Expo con il suo menù stellato, e protagonista dell'appuntamento settimanale "Identità di Pasta", voluto da Expo in collaborazione con il Pastificio Felicetti per valorizzare grazie a showcooking offerti da chef sia celebri che emergenti il prodotto che per eccellenza rappresenta nel mondo la tipicità tricolore."
...poteva mai Le Chat Gourmand lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta?
eheh... in realtà la mail di prenotazione per la mamma l'ho mandata io...
"Ah davvero Merlino...?
Ma torniamo a noi. Chef Cracco si presenta al pubblico con la sua consueta affabilità e il sorriso sornione che lo contraddistingue.
Prima di presentare la sua ricetta lo Chef ci parla di alcuni suoi progetti.
Progetti in corso, come il "fuori Expo" dell'Ambasciata del Gusto ideato dall'Associazione Maestro Martino all'interno dell' ex Convento dell'Annunciata di Abbiategrasso, con il recupero di un antico chiostro del '400 e di una chiesa sconsacrata.
E progetti in divenire come il recupero della ex stazione di servizio Agip in Piazzale Accursio a Milano, una struttura degi anni '50, simbolo del boom economico ed esempio di architettura Streamline Moderno con le sue forme arrotondate e che richiamano quelle di una nave. E' proprio di questi giorni la notizia che lo storico edificio è stato rilevato da Garage Italia Customs, azienda di Lapo Elkann che ne farà un luogo di eccellenza e punto di riferimento per il "bello" e il "buono" del made il Italy.
La linea è pronta sul piano cucina, l'acqua bolle, è ora di buttare la pasta!
E che pasta!
...perchè ridendo e scherzando... (Chef Cracco era particolarmente in vena di battute) quando il piatto riesce bene è merito dello Chef, quando va male è colpa del pastaio!
Il formato scelto per la ricetta sono le Pàche Monograno Matt Felicetti, versione trentina e di dimensione più contenuta del classico Pacchero, circa 3/4 quindi più comoda da mangiare e adatta da presentare in un ristorante.
Gli ingredienti rispecchiano in pieno il tema di Expo, ovvero utilizzo di materie prime semplici ma di qualità, recupero degli avanzi e alimentazione sana con pochi grassi.
Vediamoli.
- la cipolla, che viene lavorata con un procedimento non complicato ma un po' lungo. Viene cotta in forno intera con la buccia su un letto di sale, a 140° per 3-4 ore, dopodichè viene lasciata a sgocciolare per circa 1 ora in un colino fino ad ottenere una sorta di "melassa" concentrata e dolce. Eliminata poi la buccia, la cipolla viene sfogliata in petali che vengono pressati, stesi su carta forno e di nuovo infornati a 140° fino ad ottenere delle sfoglie croccanti.
- il prezzemolo, che viene bollito in acqua salata, scolato e messo a raffreddare con ghiaccio in modo da mantenerne il colore e infine frullato per ottenerne un succo.
- la lingua bollita, ovvero il gourmet degli avanzi, che sarà sufficiente tagliare a striscioline e scaldare in poca acqua e un filo d'olio appena prima dell'impiattamento finale.
- il "caviale" di lumaca, ovvero le uova di lumaca, perle bianche dal sapore delicato e terroso. Preziose, perchè una lumaca depone le uova una sola volta all'anno.
La pasta viene scolata al dente, mantecata in padella con abbondante succo di prezzemolo, senza aggiungere alcun grasso e impiattata guarnendola con la julienne di lingua, la sfoglia di cipolla croccante, le uova di lumaca e un filo di melassa di cipolla.
L'impiattamento è un momento topico, tanti i piatti da preparare, diverse le componenti da curare, e a dare manforte allo chef oltre alla brigata di cucina entra in azione anche Riccardo Felicetti.
Il pubblico in sala rifà il verso allo Chef.
E lui sta al gioco.
VELOOOCIIII!!!
Un piatto che sicuramente appaga la vista e introduce all'autunno.
E venendo all'assaggio che dire...
Premessa la mia idiosincrasia per il prezzemolo (o lo ami o lo odi, e io lo odio, ecco l'ho detto. Ne metto pochissimo anche nelle più classiche delle polpette) no, non mi ha entusiasmata.
Indiscutibile la qualità della pasta, la tenerezza della lingua bollita, e l'originalità dei sapori degli ingredienti presi singolarmente, ma che uniti, in particolare le uova di lumaca, risultano un po' coperti dalla clorofilla del prezzemolo.
Esperienza comunque da non perdere per capire come anche partendo da ingredienti semplici ma di alta qualità, e lavorandoli in maniera originale un grande Chef riesca ad ottenere delle vere e proprie creazioni."
Chef Cracco. Ancora lui.
...ma cosa ci troverà di così speciale la mamma...
Cosa diavolo ha che io non ho... Maaaooo!
"Merlino cosa stai brontolando...?"
Mao.
Niente... Mao. Pffftt!
"Merlino... ma non sarai mica geloso! Lo sai che per me esiste uno ed un solo Chef... Le Chat Gourmand... ma non potevo perdere l'occasione di vedere Chef Cracco all'opera dal vivo in uno show cooking!
Dai vieni qui vicino sul divano... che ti racconto come è andata."
Va bene mamma... ma solo se poi mi lasci mettere le zampe nella biscottiera...
Chef Cracco, Identità di Pasta e le Pàche al pre
"Ebbene sì, di nuovo Chef Cracco, il più fotogenico, il più televisivo, il fascino di Masterchef e il diavolo di Hell's Kitchen, ospite la scorsa settimana di Identità Expo con il suo menù stellato, e protagonista dell'appuntamento settimanale "Identità di Pasta", voluto da Expo in collaborazione con il Pastificio Felicetti per valorizzare grazie a showcooking offerti da chef sia celebri che emergenti il prodotto che per eccellenza rappresenta nel mondo la tipicità tricolore."
...poteva mai Le Chat Gourmand lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta?
eheh... in realtà la mail di prenotazione per la mamma l'ho mandata io...
"Ah davvero Merlino...?
Ma torniamo a noi. Chef Cracco si presenta al pubblico con la sua consueta affabilità e il sorriso sornione che lo contraddistingue.
Prima di presentare la sua ricetta lo Chef ci parla di alcuni suoi progetti.
Progetti in corso, come il "fuori Expo" dell'Ambasciata del Gusto ideato dall'Associazione Maestro Martino all'interno dell' ex Convento dell'Annunciata di Abbiategrasso, con il recupero di un antico chiostro del '400 e di una chiesa sconsacrata.
E progetti in divenire come il recupero della ex stazione di servizio Agip in Piazzale Accursio a Milano, una struttura degi anni '50, simbolo del boom economico ed esempio di architettura Streamline Moderno con le sue forme arrotondate e che richiamano quelle di una nave. E' proprio di questi giorni la notizia che lo storico edificio è stato rilevato da Garage Italia Customs, azienda di Lapo Elkann che ne farà un luogo di eccellenza e punto di riferimento per il "bello" e il "buono" del made il Italy.
La linea è pronta sul piano cucina, l'acqua bolle, è ora di buttare la pasta!
E che pasta!
...perchè ridendo e scherzando... (Chef Cracco era particolarmente in vena di battute) quando il piatto riesce bene è merito dello Chef, quando va male è colpa del pastaio!
Il formato scelto per la ricetta sono le Pàche Monograno Matt Felicetti, versione trentina e di dimensione più contenuta del classico Pacchero, circa 3/4 quindi più comoda da mangiare e adatta da presentare in un ristorante.
Gli ingredienti rispecchiano in pieno il tema di Expo, ovvero utilizzo di materie prime semplici ma di qualità, recupero degli avanzi e alimentazione sana con pochi grassi.
Vediamoli.
- la cipolla, che viene lavorata con un procedimento non complicato ma un po' lungo. Viene cotta in forno intera con la buccia su un letto di sale, a 140° per 3-4 ore, dopodichè viene lasciata a sgocciolare per circa 1 ora in un colino fino ad ottenere una sorta di "melassa" concentrata e dolce. Eliminata poi la buccia, la cipolla viene sfogliata in petali che vengono pressati, stesi su carta forno e di nuovo infornati a 140° fino ad ottenere delle sfoglie croccanti.
- il prezzemolo, che viene bollito in acqua salata, scolato e messo a raffreddare con ghiaccio in modo da mantenerne il colore e infine frullato per ottenerne un succo.
- la lingua bollita, ovvero il gourmet degli avanzi, che sarà sufficiente tagliare a striscioline e scaldare in poca acqua e un filo d'olio appena prima dell'impiattamento finale.
- il "caviale" di lumaca, ovvero le uova di lumaca, perle bianche dal sapore delicato e terroso. Preziose, perchè una lumaca depone le uova una sola volta all'anno.
L'impiattamento è un momento topico, tanti i piatti da preparare, diverse le componenti da curare, e a dare manforte allo chef oltre alla brigata di cucina entra in azione anche Riccardo Felicetti.
Il pubblico in sala rifà il verso allo Chef.
E lui sta al gioco.
VELOOOCIIII!!!
E venendo all'assaggio che dire...
Premessa la mia idiosincrasia per il prezzemolo (o lo ami o lo odi, e io lo odio, ecco l'ho detto. Ne metto pochissimo anche nelle più classiche delle polpette) no, non mi ha entusiasmata.
Indiscutibile la qualità della pasta, la tenerezza della lingua bollita, e l'originalità dei sapori degli ingredienti presi singolarmente, ma che uniti, in particolare le uova di lumaca, risultano un po' coperti dalla clorofilla del prezzemolo.
Esperienza comunque da non perdere per capire come anche partendo da ingredienti semplici ma di alta qualità, e lavorandoli in maniera originale un grande Chef riesca ad ottenere delle vere e proprie creazioni."
domenica 3 agosto 2014
Aspettando... A Tavola con il Nobile 2014: "La Carbonara di Cinta Senese"
Eccoci di nuovo "A Tavola con il Nobile".
Ebbene sì cari amici avete letto bene.
Le Chat Gourmand si sta preparando di nuovo per la nota manifestazione gastronomica ideata nel 2003 da Bruno Gambacorta in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile.
Ma questa volta sarà dall'altra parte della barricata!
Come vincitore del Food Blogger Contest dello scorso anno avrà l'onore di far parte della giuria, a fianco di una trentina di giornalisti provenienti da tutta Italia.
Che cos'è "A Tavola con il Nobile"?
Lo ricordiamo.
E' una tenzone gastronomica tra le contrade del "Bravìo delle Botti" di Montepulciano; le contrade si sfidano proponendo piatti della tradizione locale, che esaltino i prodotti tipici, si abbinino bene con il Vino Nobile di Montepulciano e soprattutto rispettino il tema che ogni anno viene proposto.
La competizione gastronomica tra le contrade avrà luogo come di consueto il penultimo fine settimana di Agosto, con un programma articolato e ricco di eventi a partire dalla cena di benvenuto del Venerdì all'Enoteca del Consorzio, fino alla cena della Domenica nella contrada vincitrice.
Il tema scelto per questa edizione è "Primi piatti a base di Cinta Senese D.O.P. in abbinamento con il Vino Nobile".
La Cinta Senese è un'antica razza suina autoctona allevata tutt'oggi allo stato brado o semi-brado, la cui alimentazione dona alla carne una particolare sapidità e i caratteristici sapori di ghianda, nocciola e sottobosco.
Per l'occasione Le Chat Gourmand ha deciso di preparare "fuori concorso" un grande classico della cucina Italiana "in tema" con la Cinta Senese, ed eccovi la ricetta.
"Carbonara di Cinta Senese"
Tipo di Portata: Primo piatto
Tempo di Preparazione: 10'
Tempo di Cottura: 10' - 15' a seconda del tempo di cottura del tipo di pasta scelto
INGREDIENTI (per 2 porzioni):
- 160g spaghetti o fettucce preferibilmente artigianali di Gragnano (la mamma ha utilizzato le Fettucce n. 15 Garofalo)
- 100g Guanciale (in alternativa va bene anche la pancetta) di Cinta Senese D.O.P.
- 1 uovo intero + 1 tuorlo (Nota: per 4 persone prevedere 2 uova intere + 1 tuorlo)
- 40g Pecorino Romano
- Olio EVO
- Pepe Nero
PREPARAZIONE:
Tagliare il guanciale (o la pancetta) a listarelle.
Portare l'acqua a bollore, salare q.b. e buttare la pasta, ricordandosi di scolarla 5' prima di fine cottura.
Nel frattempo sciogliere il guanciale a secco in un tegame, farlo rosolare fino a renderlo croccante.
A fine rosolatura, mettere da parte un po' di guanciale che servirà per la decorazione, e aggiungere in padella un pochino di acqua di cottura della pasta, per deglassare.
Sbattere in una ciotola un uovo intero e un tuorlo, aggiungere il pecorino grattugiato e il pepe macinato al momento.
A questo punto dovrebbe essere il momento di scolare la pasta, come abbiamo detto 5' prima di fine cottura, tenendo da parte un po' di acqua di cottura.
Versare la pasta nella padella con il guanciale, spadellare aggiungendo un po' di acqua di cottura e mantecare completando la cottura.
Quasi a fine cottura (ovvero dopo 4') aggiungere un filo d'olio.
Fuori dal fuoco aggiungere in padella il composto di uova e pecorino, facendo attenzione a non farlo "strappare".
Impiattare, decorare con il guanciale croccante e servire ben caldi...
...abbinando ovviamente un buon bicchiere di Vino Nobile di Montepulciano!
Ebbene sì cari amici avete letto bene.
Le Chat Gourmand si sta preparando di nuovo per la nota manifestazione gastronomica ideata nel 2003 da Bruno Gambacorta in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile.
Ma questa volta sarà dall'altra parte della barricata!
Come vincitore del Food Blogger Contest dello scorso anno avrà l'onore di far parte della giuria, a fianco di una trentina di giornalisti provenienti da tutta Italia.
Che cos'è "A Tavola con il Nobile"?
Lo ricordiamo.
E' una tenzone gastronomica tra le contrade del "Bravìo delle Botti" di Montepulciano; le contrade si sfidano proponendo piatti della tradizione locale, che esaltino i prodotti tipici, si abbinino bene con il Vino Nobile di Montepulciano e soprattutto rispettino il tema che ogni anno viene proposto.
La competizione gastronomica tra le contrade avrà luogo come di consueto il penultimo fine settimana di Agosto, con un programma articolato e ricco di eventi a partire dalla cena di benvenuto del Venerdì all'Enoteca del Consorzio, fino alla cena della Domenica nella contrada vincitrice.
Il tema scelto per questa edizione è "Primi piatti a base di Cinta Senese D.O.P. in abbinamento con il Vino Nobile".
La Cinta Senese è un'antica razza suina autoctona allevata tutt'oggi allo stato brado o semi-brado, la cui alimentazione dona alla carne una particolare sapidità e i caratteristici sapori di ghianda, nocciola e sottobosco.
Per l'occasione Le Chat Gourmand ha deciso di preparare "fuori concorso" un grande classico della cucina Italiana "in tema" con la Cinta Senese, ed eccovi la ricetta.
"Carbonara di Cinta Senese"
Tipo di Portata: Primo piatto
Tempo di Preparazione: 10'
Tempo di Cottura: 10' - 15' a seconda del tempo di cottura del tipo di pasta scelto
INGREDIENTI (per 2 porzioni):
- 160g spaghetti o fettucce preferibilmente artigianali di Gragnano (la mamma ha utilizzato le Fettucce n. 15 Garofalo)
- 100g Guanciale (in alternativa va bene anche la pancetta) di Cinta Senese D.O.P.
- 1 uovo intero + 1 tuorlo (Nota: per 4 persone prevedere 2 uova intere + 1 tuorlo)
- 40g Pecorino Romano
- Olio EVO
- Pepe Nero
PREPARAZIONE:
Tagliare il guanciale (o la pancetta) a listarelle.
Portare l'acqua a bollore, salare q.b. e buttare la pasta, ricordandosi di scolarla 5' prima di fine cottura.
Nel frattempo sciogliere il guanciale a secco in un tegame, farlo rosolare fino a renderlo croccante.
A fine rosolatura, mettere da parte un po' di guanciale che servirà per la decorazione, e aggiungere in padella un pochino di acqua di cottura della pasta, per deglassare.
Sbattere in una ciotola un uovo intero e un tuorlo, aggiungere il pecorino grattugiato e il pepe macinato al momento.
A questo punto dovrebbe essere il momento di scolare la pasta, come abbiamo detto 5' prima di fine cottura, tenendo da parte un po' di acqua di cottura.
Versare la pasta nella padella con il guanciale, spadellare aggiungendo un po' di acqua di cottura e mantecare completando la cottura.
Quasi a fine cottura (ovvero dopo 4') aggiungere un filo d'olio.
Fuori dal fuoco aggiungere in padella il composto di uova e pecorino, facendo attenzione a non farlo "strappare".
Impiattare, decorare con il guanciale croccante e servire ben caldi...
...abbinando ovviamente un buon bicchiere di Vino Nobile di Montepulciano!
Buonappetito e appuntamento con la Cinta Senese D.O.P. ...a Tavola con il Nobile!
giovedì 20 giugno 2013
Le Chat Gourmand in trasferta a Rimini Wellness: Shirataki di Konjac saltati con verdure
Bentornati amici,
riprendo in mano le redini del blog e oggi ho deciso di raccontarvi la prima uscita vacanziera dell'anno (eh sì, siamo felini viaggiatori noi), e i suoi inaspettati risvolti gastronomici.
Il periodo: metà maggio
La meta: Rimini.
Non certo per una settimana di relax in spiaggia bensì per partecipare alla Convention Rimini Wellness.
L'idea tanto per cambiare è stata della mamma, l'ha messa sul piano della "formazione e lavoro", ma a me non la racconta giusta.
Comunque... noi felini ce la siamo spassata in hotel, tra balconcino vista mare e cuccia a due piazze.
La mamma invece si è buttata a capofitto nel mondo del fitness sperimentando di tutto di più.
Zumba, Macumba, Bokwa, Military Fitness, Step Hip Hop e chi più ne ha più ne metta; non si è fatta mancare niente, nemmeno il pilates e lo yoga a testa in giù.
...bah... roba da dilettanti. Cosa non si inventano questi stupidi umani, e pensare che la mamma avrebbe a disposizione tutti i giorni ben due professionisti del settore! Lo stretching, il risveglio muscolare e le tecniche di meditazione le abbiamo inventate noi felini! Sapevatelo!
Nessuno può vantare un fisico così agile scattante e flessuoso in barba a qualsiasi dieta!
E a proposito di dieta ecco cosa ha scoperto la mamma gironzolando tra gli stand di Rimini Welleness...
Miracle Noodles ovvero...
"Shirataki di Konjac" (in giapponese白滝)
Cosa sono?
Quando la mamma li ha assaggiati allo stand mentre ascoltava la spiegazione sulle caratteristiche nutrizionali non ci voleva credere e pensava di essere su scherzi a parte...
Fettuccine e spaghetti di consistenza molto simile ai noodles di soia ma... con ZERO carboidrati netti e sole 5 Kcal per 100g e con un alto potere saziante.
Praticamente il sogno ad occhi aperti di chiunque stia seguendo una dieta o semplicemente cerchi di ridurre un po' l'apporto giornaliero di carboidrati.
Ma come è possibile questa meraviglia?
Shirataki è un tipo di "pasta" tradizionale giapponese ricavata dalla radice di konjac; è composta per il 97% di acqua e per il 3% di glucomannano, fibra idrosolubile che dà questa sensazione di sazietà.
Cioè a dire, sostituire un pasto al giorno (per esempio il classico piatto di pasta a prazo) con una porzione di Shirataki Noodles significa automaticamente aumentare l'apporto di fibre naturali e diminuire l'apporto calorico.
Come si preparano?
Sono rapidissimi, si vendono in confezioni monoporzione, è sufficiente scolarli dal liquido di conservazione (non fatevi spaventare dalla puzza di mercato del pesce che emana il liquido), sciacquarli per 2' sotto acqua fredda corrente, bollirli per 1' in acqua salata, scolarli di nuovo e saltarli in padella con il condimento.
Ma di cosa sanno?
Di niente. Assolutamente insapori, per cui assumono il sapore del condimento che li accompagna.
Si adattano bene a tutte le ricette di sapore orientale che prevedono l'utilizzo di spaghetti di soia, ma possono diventare tranquillamente protagonisti di una carbonara "alternativa".
La mamma da quando siamo tornati da Rimini si è sbizzarrita in diversi abbinamenti, ve ne propongo uno dei più azzeccati.
"Shirataki Noodles saltati con verdure"
Tipo di Portata: Primo Piatto
Tempo di Preparazione: 15'
Tempo di Cottura: 5'
INGREDIENTI (Per 1 persona):
- 1 porzione di fettuccine o spaghetti Shirataki
- 1 cipollotto
- 1 carota piccola
- 1 zucchina piccola
- 1 cucchiaio di olio EVO
- salsa di soia scura q.b.
- sale
PREPARAZIONE:
Pulite i cipollotti, la carota, la zucchina, lavateli e asciugateli; tagliate la carota e la zucchina a bastoncini sottilissimi, affettate il cipollotto.
Scolate e sciacquate gli shirataki noodles sotto acqua fredda corrente.
Mettete sul fuoco una pentola con acqua e portate a ebollizione.
Appena l'acqua bolle salatela, e iniziate a scaldare l'olio in un wok (va bene anche una padella inaderente).
Quando l'olio sarà caldo aggiungete le verdure, contemporaneamente bollite i noodles per 1' nell'acqua precedentemente salata.
Aggiungere i noodles BEN SCOLATI alle verdure nel wok, saltare per pochi minuti mescolando con 2 forchette (le verdure devono rimanere croccanti).
Spruzzare con qualche goccia di salsa di soia e servire.
...e guardate che spettacolo.
Sembra o non sembra un "vero" piatto di pasta? Buonappetito!
Il periodo: metà maggio
La meta: Rimini.
Non certo per una settimana di relax in spiaggia bensì per partecipare alla Convention Rimini Wellness.
L'idea tanto per cambiare è stata della mamma, l'ha messa sul piano della "formazione e lavoro", ma a me non la racconta giusta.
Comunque... noi felini ce la siamo spassata in hotel, tra balconcino vista mare e cuccia a due piazze.
La mamma invece si è buttata a capofitto nel mondo del fitness sperimentando di tutto di più.
Zumba, Macumba, Bokwa, Military Fitness, Step Hip Hop e chi più ne ha più ne metta; non si è fatta mancare niente, nemmeno il pilates e lo yoga a testa in giù.
...bah... roba da dilettanti. Cosa non si inventano questi stupidi umani, e pensare che la mamma avrebbe a disposizione tutti i giorni ben due professionisti del settore! Lo stretching, il risveglio muscolare e le tecniche di meditazione le abbiamo inventate noi felini! Sapevatelo!
Nessuno può vantare un fisico così agile scattante e flessuoso in barba a qualsiasi dieta!
E a proposito di dieta ecco cosa ha scoperto la mamma gironzolando tra gli stand di Rimini Welleness...
Miracle Noodles ovvero...
"Shirataki di Konjac" (in giapponese白滝)
Cosa sono?
Quando la mamma li ha assaggiati allo stand mentre ascoltava la spiegazione sulle caratteristiche nutrizionali non ci voleva credere e pensava di essere su scherzi a parte...
Fettuccine e spaghetti di consistenza molto simile ai noodles di soia ma... con ZERO carboidrati netti e sole 5 Kcal per 100g e con un alto potere saziante.
Praticamente il sogno ad occhi aperti di chiunque stia seguendo una dieta o semplicemente cerchi di ridurre un po' l'apporto giornaliero di carboidrati.
Ma come è possibile questa meraviglia?
Shirataki è un tipo di "pasta" tradizionale giapponese ricavata dalla radice di konjac; è composta per il 97% di acqua e per il 3% di glucomannano, fibra idrosolubile che dà questa sensazione di sazietà.
Cioè a dire, sostituire un pasto al giorno (per esempio il classico piatto di pasta a prazo) con una porzione di Shirataki Noodles significa automaticamente aumentare l'apporto di fibre naturali e diminuire l'apporto calorico.
Come si preparano?
Sono rapidissimi, si vendono in confezioni monoporzione, è sufficiente scolarli dal liquido di conservazione (non fatevi spaventare dalla puzza di mercato del pesce che emana il liquido), sciacquarli per 2' sotto acqua fredda corrente, bollirli per 1' in acqua salata, scolarli di nuovo e saltarli in padella con il condimento.
Ma di cosa sanno?
Di niente. Assolutamente insapori, per cui assumono il sapore del condimento che li accompagna.
Si adattano bene a tutte le ricette di sapore orientale che prevedono l'utilizzo di spaghetti di soia, ma possono diventare tranquillamente protagonisti di una carbonara "alternativa".
La mamma da quando siamo tornati da Rimini si è sbizzarrita in diversi abbinamenti, ve ne propongo uno dei più azzeccati.
"Shirataki Noodles saltati con verdure"
Tipo di Portata: Primo Piatto
Tempo di Preparazione: 15'
Tempo di Cottura: 5'
INGREDIENTI (Per 1 persona):
- 1 porzione di fettuccine o spaghetti Shirataki
- 1 cipollotto
- 1 carota piccola
- 1 zucchina piccola
- 1 cucchiaio di olio EVO
- salsa di soia scura q.b.
- sale
PREPARAZIONE:
Pulite i cipollotti, la carota, la zucchina, lavateli e asciugateli; tagliate la carota e la zucchina a bastoncini sottilissimi, affettate il cipollotto.
Scolate e sciacquate gli shirataki noodles sotto acqua fredda corrente.
Mettete sul fuoco una pentola con acqua e portate a ebollizione.
Appena l'acqua bolle salatela, e iniziate a scaldare l'olio in un wok (va bene anche una padella inaderente).
Quando l'olio sarà caldo aggiungete le verdure, contemporaneamente bollite i noodles per 1' nell'acqua precedentemente salata.
Aggiungere i noodles BEN SCOLATI alle verdure nel wok, saltare per pochi minuti mescolando con 2 forchette (le verdure devono rimanere croccanti).
Spruzzare con qualche goccia di salsa di soia e servire.
...e guardate che spettacolo.
Sembra o non sembra un "vero" piatto di pasta? Buonappetito!
mercoledì 28 novembre 2012
Le Chat Gourmand e la Slow Cooker: "Pasta e Fagioli"
Buona sera amici...
Giornata grigia oggi.
Piove da tre giorni, e... beh se è vero che per noi felini questo non rappresenta comunque un problema (anzi, piove piove... il gatto non si muove!), in questo periodo l'umore della mamma è pessimo.
Convalescenza quasi terminata (forse) ma... tosse ancora fastidiosa, poco sonno, allenamenti ancora sospesi, dieta allo sbando e paturnie continue.
..sapete... è metereopatica... ci vuol pazienza.
..sapete... è metereopatica... ci vuol pazienza.
Oggi poi era giorno di spesa... la mamma ha dovuto uscire sotto il diluvio universale per riempire la dispensa e il frigo.
Se a questo aggiungiamo anche la mattinata passata all'ospedale (si ecco diciamo... una specie di clinica veterinaria, però per gli umani) per delle analisi, capite subito che il tempo per cucinare oggi era ridotto al minimo.
Ed ecco che arriva in aiuto la mia caccavella preferita, la Slow Cooker! L'ideale per portare in tavola al momento giusto uno dei grandi classici della cucina Italiana: la Pasta e Fagioli.
Pasta e Fagioli nella Slow Cooker
Tipo di portata: Primo piatto / Piatto unico
Tempo di cottura: 7.5 ore su LOW + altri 30' per la cottura della pasta
Calorie: 300 kCal
Calorie: 300 kCal
INGREDIENTI (per 7-8 porzioni):
Le dosi indicate sono adeguate per una slow cooker da 4,5 lt.
Per una SC più grande è consigliabile aumentare un po' le dosi in proporzione (es. 300g pancetta, 3 scatole di fagioli ecc...)
Le dosi indicate sono adeguate per una slow cooker da 4,5 lt.
Per una SC più grande è consigliabile aumentare un po' le dosi in proporzione (es. 300g pancetta, 3 scatole di fagioli ecc...)
- 200g pancetta a cubetti
- 1 foglia di alloro
- 1 cipolla tritata
- 2 carote tritate
- 1 gambo di sedano tritato
- 500g passata di pomodoro con basilico (io ho utilizzato quella fatta in casa dalla mamma quest'estate, in alternativa è ottima questa di Alce Nero Bio)
- origano, rosmarino, prezzemolo
- 500ml brodo di pollo
- 100ml acqua
- 250g di pasta tipo ditalini
PREPARAZIONE:
Mettere un filo d'olio nella SC e unire gli altri ingredienti tranne la pasta.
Cuocere per 8 ore su LOW.
30' prima di fine cottura aggiungere la pasta, che assorbirà buona parte del liquido.
Iscriviti a:
Post (Atom)